Da Carofiglio a Parrella sino a Veronesi, passando per Mercarelli e Ferrari, sino ad arrivare a Bazzi, sono i 6 nomi che si contendono il Premio Strega 2020, che sarà trasmesso in diretta su Rai 3 nella serata del 2 luglio.
A differenza degli altri anni, ai tradizionali 5 finalisti,si èaggiunto un altro nome per cui i finalisti sono ora sei.Il primo èSandro Veronesi con “Il colibrì”, che si è aggiudicato ben 210 voti eha già vinto lo Strega nel lontano 2006 con “Caos calmo”. Al secondoposto, a pari merito con ben 199 voti, si sono piazzati GianricoCarofiglio con “La misura del tempo” e Valeria Parrella con“Almarina”. Al quarto posto, con 181 voti, Gian Arturo Ferrari e ilsuo “Ragazzo italiano”, mentre in ultima posizione, con 168 voti,Daniele Mercarelli con “Tutto chiede salvezza” A questo punto, per viadi una clausola che permette d’inserire un autore di una piccola emedia casa editrice, è stato inserito Jonathan Bazzi con il suo“Febbre”, che ha ottenuto 137 voti. Il vincitore della LXXIV edizionedel Premio Strega sarà proclamato in diretta nella serata del 2 lugliodal Ninfeo di Villa Giulia a Roma che, a causa delle disposizioniCovid-19, sarà meno affollato rispetto al solito. Un libro che haottenuto il massimo dei voti grazie ad una giuria di giovani conun’età compresa tra i 14 e i 18 anni, scelti tra vari istituti discuole superiori di tutta Italia. Durante la diretta streaming si èassegnato anche il premio Teen, che è stato consegnato a Claudia Teti,giovane studentessa del Liceo Statale Terenzio Mamiani di Roma, perla migliore recensione, oltre alla borsa di studio offerta dalla bancastessa. Tra Sandro Veronesi, autore de “Il colibrì” e GianricoCarofiglio, autore di “La misura del tempo”,presentato dalcostituzionalista prof, Sabino Cassese, (ambedue,tra le voci piùsignificative della letteratura attuale, che noi abbiamo analizzatonella nostra recente LETTERATURA E SOCIETA’CONTEMPORANEA DAL IIOTTOCENTO AI NOSTRI GIORNI in 5 volumi di 3.000 pagg., Edizioni TerzoMillennio NO PROFIT, contatti: terzomillennio2009@gmail.com), lacritica ipotizza come vincitore “La misura del tempo”, che noi,vistal’attualità della circostanza, sintetizziamo per i nostri lettori.
LA MISURA DEL TEMPO –Einaudi,2019
La misura del tempo (Einaudi, 2019) è il sesto romanzo che l’autorepugliese Gianrico Carofiglio, ex magistrato ed ex politico nato a Barinel 1961, dedica alla figura dell’avvocato Guido Guerrieri. “E allesette una cliente nuova”. La cliente nuova che aveva presoappuntamento per la tarda serata del giorno dopo, aveva lasciato aPasquale, l’assistente dell’avvocato Guerrieri, solo il cognome: DelleFoglie. La probabile cliente aveva chiesto telefonicamente unappuntamento il prima possibile. La voce di donna aveva detto che erauna cosa grave, che riguardava suo figlio. Che strano, aveva pensatoGuido, tanti anni prima, che preferiva non contarli, l’avvocato avevaconosciuto una ragazza che si chiamava proprio Delle Foglie. MentrePasquale parlava, a Guido erano tornati in mente ricordi indistinti eirreali, quasi riguardassero qualcun altro e non lui. Il giorno dopoalle sette di sera Pasquale aveva fatto entrare nello studio diGuerrieri una donna alta, piuttosto magra, capelli corti grigi, cheindossava una giacca di pelle un po’ larga, un po’ sformata. EraLorenza, antica conoscenza dell’avvocato, ma come era cambiata daallora! Quando si erano conosciuti, Lorenza e Guido, lei avevatrent’anni e lui quasi venticinque. Dunque ora Lorenza ne avevacinquantasette, ma ne dimostrava di più e si trovava nello studio diGuerrieri per parlargli di una questione seria e urgente cheriguardava suo figlio Iacopo. Il ragazzo aveva venticinque anni,abbastanza grande per avere già avuto problemi piuttosto seri con lagiustizia e non solo. Adesso Iacopo, sicuramente un giovaneproblematico, si trovava in carcere da più di due anni, con unacondanna in primo grado per omicidio con l’accusa di avere assassinatoun tizio, con ogni probabilità il suo fornitore abituale di sostanzestupefacenti. C’era stato il processo e, nel maggio dell’annoprecedente, i giudici della corte di assise lo avevano condannato aventiquattro anni di carcere. La prima udienza del processo di appelloera stata fissata tra sole due settimane, nonostante ciò l’avvocatoGuerrieri aveva deciso di accettare questo caso difficile. Ma “se ilfiglio di Lorenza era stato condannato in primo grado per un omicidio,probabilmente era colpevole”.Carofiglio, re del legal thrilleritaliano, autore di racconti, romanzi, saggi e libri che sono tradottiin tutto il mondo e sono sempre in vetta alle classifiche dei bestseller, con questo romanzo di classe dopo cinque anni fa tornare sullascena il malinconico, ma seduttivo avvocato Guido Guerrieri. Una donnasi presenta nello studio per chiedere all’avvocato di assumere ladifesa del figlio condannato per omicidio, Guido accetta non soloperché la donna davanti a lui è disperata, ma soprattutto per rendereomaggio alla passata giovinezza e ai tanti suoi privilegi oltre che aquella giovane Lorenza un tempo affascinante e bella. In queste paginescritte con consueta raffinatezza il cui linguaggio giuridico nonannoia il lettore, il passato non appare più una terra straniera,parafrasando il titolo di un celebre romanzo dello stesso Carofiglio.Se è vero che a fare giustizia è il tempo, la sua misura non semprepuò avere una valenza negativa, ma può contenere in sé più di una notanostalgica. Il tempo accelera con l’età, si dice. Il libro possiede lacapacità di trascinare il lettore in indagini apparentemente intricatee riesce ad immergerlo in un’epoca che lo vide giovane praticante inuno studio di avvocati quando l’incontro con la donna, che rivede dopotrent’anni, lo aveva iniziato alla sua vita di adulto. Il gusto diseguire l’indagine che si arricchisce di particolari determinanti persmontarne i contorni che sembravano definiti, la collaborazione concolleghi complici nella ricerca e ricostruzione dei fatti e l’innestodi quei momenti che lo videro giovane e passionale, rendono il libropiù avvolgente nell’intreccio della lettura. Alla conclusione dellastoria il lettore sembra somatizzato dallo spossamento delprotagonista davanti all’imprevedibilità dei fatti giudiziari che lohanno colto di sorpresa, emergendo in maniera inaspettata dailabirinti del passato, in cui si può riconoscere l’imponderabilitàdel tempo. Ma le immagini del passato che sembra perduto per sempre eche lo hanno lentamente logorato e si sono logorate nel guscio del suocuore, iniettando una dose di passivamento graduale,fino al lentosmorzarsi dello slancio vitale e professionale fino al rifugio delladisappetenza del contingente, sembrano rivitalizzarne la passionegiuridica e,pur consapevole dell’impossibilità di capovolgere lacondanna del figlio della un tempo sua Lorenza, ricorre all’aiuto diamici specialisti del diritto per strappare alla condanna quel ragazzodi cui ignora il percorso esistenziale,ma in cui intuisce la cieca esommersa prosecuzione di un sentimento seppellito per sempre in uninvisibile e introvabile angolo del cuore.
CARMELO ALIBERTI