CARMELO ALIBERTI
Romanzo, (Edizioni Terzo Millennio, pp. 290)

Con il “fresco di stampa” romanzo “Briciole di un sogno”, CarmeloAliberti, il ben noto poeta e critico letterario, esordisce comescrittore, offrendo al lettore un prototipo di romanzo nuovo e diversoda tanta letteratura decadente, restituendo allo scrittore un ruolofondamentale nel risanamento etico,sociale e spirituale all’uomo delnostro tempo che si sta autodistruggendo inseguendo la demenza dicancellare la presenza dei grandi valori umanistici, divoratidall’ambizione perversa di innalzamento sull’altare della divinità.La copertina,riproduce un dipinto del Panorama della micro patriadello scrittore, opera della pittrice barcellonese Cettina Pipitò.
Il nucleo ispirativo è sempre la Sicilia analizzata nel suo lungopercorso di schiavizzazione, pur nei trapassi epocali sotto governidiversi che l’hanno sempre calpestata nella sua dignità e nei suoidiritti. Il pregio maggiore del romanzo sta nello spessore narrativo etematico da cui si staglia la sicilitudine di cui parlava Bufalino. Levoci narranti e la galleria dei personaggi mi paiono affascinanti,anche perché esulano da isotopie stantie, mentre lo scrittore hasaputo tratteggiare con somma delicatezza molte figure muliebri fracui Rina e Carmelita. Le citazioni di San Francesco d’Assisi, Dante edelle poesie dell’autore conferiscono indubbiamente una risonanzaintertestuale, permettendo di carpire la linfa della letteratura chetutt’altro che mero svago diventa la conoscenza di sé e del mondo peril protagonista, alter ego dell’autore. L’innesto di lassie o frasi insiciliano contribuisce a rendere ancora più icastica la vivacità deidialoghi e la forza rappresentativa del rovello dell’animo e diun’epoca. L’impostazione narrativa può sembrare centrifuga per unlettore medio che vorrebbe seguire un filo rosso. Traboccano glispunti e le riflessioni nel testo, ambientato negli anni 1960. Si puòprovare un certo disagio di fronte alle scene di stupro (Francesca lamadre e Venerina la figlia, vittime emblematiche della crudeltà deipotenti e dell’aristocrazia agraria meridionali), corredate da indugilubrici, che caricano di indicibile ferocia il satanismo deineo-feudatari collusi con la classe politica. Certo, questa violenzacontro le donne rimanda allegoricamente al sopruso secolare di un cetodominante, ma talvolta l’ellissi o l’accenno possono essere unasoluzione letteraria. Ma il romanzo, oltre ad essere l’affrescoanalitico delle dolorose vicissitudini degli umili e dei miserabilischiavi contadini o dei nuovi schiavi legati alla catena di montaggioo bruciati davanti agli altiforni, soffrendo lo stillicidio di unalenta e dilaniante attesa della fine, è anche un romanzo d’amore,scandito dai rappresentanti di tre generazioni, legati da uninvisibile filo che dal limpido sogno della arcaica civiltà,sopravvissuta fino alla più recente realtà contadina, s’innalza versonuovi orizzonti di amore terrestre, come stazione di partenza perl’edificazione di un sentimento sul binario della responsabileconsapevolezza, maturata attraverso un nobile comportamento ideale,che non viene infranto neppure dalla amichevole seduzionedell’amicizia. Al sogno d’amore virtuale e letterario di Dante, siaffianca una esemplare storia d’amore moderna, decentemente concretafrutto di un percorso di maturazione rigorosa, con il contributodell’impegno del desiderio di sapere, al fine di poter inverarel’ascesi sentimentale con gli strumenti della ragione, che approdanorazionalmente alla religiosità, e della cultura, soprattutto dellaletteratura, che penetra spontaneamente negli interstizi del cuore, involo costante e irrequieto nell’inseguimento di una visione irreale diuna giovane donna, che negli enigmatici comportamenti e nelle pocheparole, sospese nel significato e nell’anonimato, si dissolve nellairresistibile luce metafisica e talvolta si rifrange sulla tragediadelle vittime, facendo avvertire la sua aerea presenza con ladiffusione di un profumo celeste. Aliberti, che nelle moltissime operedi critica letteraria,dai saggi su Ignazio Silone, su MichelePrisco,su Fulvio Tomizza,su Carlo Sgorlon, su LucioMastronardi,ecc.,alla ponderosa Letteratura e Società Italiana dalSecondo Ottocento ai nostri giorni in 5 Volumi di 3.000 pagine direcente edizione,a cui ha dedicato l’impegno di una vita, ancheattraverso il parallelo percorso di poeta,molto tradotto all’estero in14 lingue, ha esplorato con un’ottica personale le opere di grandi odimenticati autori, le correnti letterarie e i contestistorico-socio culturali che li hanno alimentati, con il suo romanzoprogrammatica mente si colloca su posizioni di assoluta novità nellastoria letteraria italiana, caratterizzata da una fatale decadenza cheha condotto la letteratura a livelli apicali dell’estremoDecadentismo,con il conseguente deterioramento delle ipotetichesinergie reattive della struttura psicologica dell’uomo, proiettatoverso il folle delirio dell’avidità,del successo, del sesso,dell’apparire, del benessere e del devastante piacere assoluto, chehanno disintegrato ogni elevato valore che imprimeva un sensoprofondo al bisogno di vivere. Infatti, in “Briciole di un sogno”Aliberti, dopo un “incipit” di ideale realismo psicologico, dove ilsuo “io”, devastato dal male di vivere, per poter sopravvivere nellainfernale palude terrestre, insegue la visione di un sogno di viverein un mondo ripulito da ogni scoria del pervertimento,attraversandole diverse stazioni esistenziali della società, partendo dalla odiernadissacrante condizione della questione meridionale, rappresentatanella storia delle vittime,incarnate nelle strazianti e orrende storiedi personaggi femminili, imprigionate secolarmente nella “torre”della miseria e della schiavitù del sopravvissuto feudalesimo, cheriescono, attraverso uno straziante itinerario esistenziale,aresistere e a lottare contro le crudeli avversità quotidiane,drammaticamente condivise dallo scrittore,sia attraverso il discorsoindiretto libero, al discorso diretto ,in cui lo scrittore monologaamaramente sulla tragedia delle vittime, che consolidano nell’autoreil sogno di lottare per la redimibilità degli invisibili, deimiserabili, degli esclusi, dei devastati dal famismo superomisticodei vecchi e nuovi riciclati padroni del potere, con l’incoercibilepotenza di un riconfezionato sogno di limpido e ben ricamato sognod’amore,di libertà,di amicizia,di solidarietà, di reinserimentodignitoso nell’itinerario esistenziale, non utopistico,ma alimentatoda una nuova coscienza cosmica.
Jean IGOR GHIDINA
docente diLetteratura Italiana
alla BLAISE PascalUniversity-Francia
CARMELO ALIBERTI
Carmelo Aliberti è nato nel 1943 a Bafia di Castroreale (Messina), hainsegnato Lettere nel Licei classici,scientifici e delle ScienzeSociali . È cultore di letteratura italiana presso l’Università diMessina,dove ha svolto seminari su Silone e su Letteratura e cinema.Nominato benemerito della scuola, della cultura e dell’arte dalPresidente della Repubblica. Vincitore di numerosi premi, hapubblicato i seguenti volumi di poesia: Una spirale d’amore (1967);Una topografia (1968); Il giusto senso (1970); C’è una terra (1972);Teorema di poesia (1974);Tre antologie critiche di poesiacontemporanea( 1974-1976). Poeti a Gradara(I..II), I Poeti delPicenum. Il limbo la vertigine (1980); Caro dolce poeta (1981,poemetto); Poesie d’amore (1984); Marchesana cara (1985); Aiamotomea(versione inglese del prof. Ennio Rao, Università North Carolina,U.S.A., 1986); Nei luoghi del tempo (1987); Elena suavis filia (1988);Caro dolce poeta (1991); Vincenzo Consolo, poeta della storia (1992);Le tue soavi sillabe (1999); Il pianto del poeta (con versione inglesedi Ennio Rao, 2002). ITACA-ITAKA, (tradotta in nove lingue).Letteratura Siciliana Contemporanea vol.I,p.753, Pellegrini ,Cosenza2008; L’altra Letteratura Siciliana Contemporanea(La Medusa Editrice,Ed. Scolasiche -Superiori e Univesità-). Critica letteraria: Comeleggere Fontamara, di Ignazio Silone (1977-1989); Come leggere laFamiglia Ceravolo di Melo Freni (1988); Guida alla letteratura diLucio Mastronardi (1986); Ignazio Silone (1990); Poeti dello Stretto(1991); Michele Prisco (1993); La narrativa di Michele Prisco (1994);Poeti a Castroreale – Poesie per il 2000 (1995); U Pasturatu (1995) eVita,Passione,Morte e Resurrezione di Gesù (Rappresentazioni religiosein piazza ). Sul sentiero con Bartolo Cattafi (2000); Fulvio Tomizza eLa frontiera dell’anima (2001); La narrativa di Carlo Sgorlon (2003).Testi, traduzioni e interviste a poeti, scrittori e criticicontemporanei; Antologia di poeti siciliani (vol. 1º nel 2003 e vol.2º nel 2004); La questione meridionale in letteratura. Dei saggi su:La Poesia Di Bartolo Cattafi e Fulvio Tomizza e la Frontieradell’anima sono recentemente uscite le nuove edizioni ampliate eapprofondite. E’ presente in numerose antologie scolastiche e sueopere poetiche in francese, inglese, spagnolo, rumeno,greco,portoghese, in USA, in CANADA, in finlandese e in croato e inungherese. Tra i Premi, Il Rhegium Julii–Una vita per la Cultura,Premio Internazionale per la Saggistica-“Il Convivio2006” per LaNarrativa di Carlo Sgorlon. Premio “La penna d’oro, del RotaryClub–Barcellona. Il Premio Colapesce(che si assegna annualmente aMessina a personalità che si sono distinte a livelli mondiali permeriti specifici) sua opera sono state scritte 6 monografie, una tesidi laurea e sono stati organizzati 9 Convegni sulla sua poesia inItalia e all’estero. Ha organizzato convegno su: Tomizza, CattafiSilone,La questione meridionale e sulla letteratura sicilianacontemporanea. Ora vive a Trieste e lavora nell’organizzazione dellaRivista Internazionale di Letteratura,da lui fondata,giunta al x annodi vita. Per contatti scrivere a . terzomillennio2009@gmail.com